tibet
I mobili tibetani sono apparsi sui mercati europeo e americano solo recentemente, intorno alla fine degli anni ottanta.
In Tibet il primo colpo d’occhio è inevitabilmente rivolto al cielo, un azzurro intenso e così terso da perdersi con lo sguardo, non è un caso che venga chiamato il tetto del mondo. I colori sono una costante del quotidiano, vivaci e provocanti li trovi ovunque: sulle bandiere, sulle porte delle case, negli abiti e ovviamente nei mobili.
Questi colori tratti da pigmenti naturali, minerali e vegetali sono protagonisti di ogni pezzo degno di nota, infatti, la decorazione pittorica è l’elemento dominante lasciato alla maestria del decoratore che interpreta lo spirito di questo Paese.
Fantastiche decorazioni compaiono sui mobili rituali tor-gam, yan-gam (destinati alla conservazione di oggetti sacri e votivi) e pe-gam (destinati a esporre e riporre libri sacri) e sui tavolini da preghiera e altari con elementi fortemente simbolici, scene religiose e raffigurazioni di divinità.
Gli stessi colori e le tecniche di decorazione, con l’impiego di gesso o stucco per creare effetti a rilievo, sono utilizzati per gli stipi di impiego domestico, con tematiche pittoriche spesso di carattere floreale, altre volte geometriche, altre ancora ispirate a broccati o a scene di vita del quotidiano.
L’effetto nell’uno e nell’altro caso è ipnotico e ci proietta in un mondo oggi più conosciuto, ma per secoli isolato nella sua magica atmosfera.
E’ straordinario che questi pezzi, così singolari siano immediatamente percepiti dalla nostra cultura, dalla nostra sensibilità e dal nostro gusto.